Psicologia positiva applicata: esercizi pratici per la felicità sostenibile
- Anita Casale
- 27 mag
- Tempo di lettura: 6 min

Viviamo in un’epoca in cui la felicità sembra un dovere. Scrollando i social, siamo circondatə da sorrisi perfetti, frasi motivazionali e promesse di benessere istantaneo. Ma cosa succede quando spegniamo lo schermo e torniamo alla nostra realtà? Spesso, ci sentiamo stanchi, disconnessi o semplicemente... vuoti.
E se la felicità non fosse uno stato da raggiungere, ma un processo da coltivare?
La psicologia positiva nasce proprio da questa domanda. Non si tratta di ignorare le difficoltà, ma di allenare la mente a riconoscere, nutrire e rafforzare ciò che già funziona dentro di noi.
In questo articolo esploriamo un nuovo modo di intendere il benessere: non come picco emotivo da rincorrere, ma come equilibrio possibile, giorno dopo giorno. Ti guiderò attraverso esercizi pratici, semplici ma profondi, per iniziare a costruire una felicità più sostenibile e autentica.
Prontə a cominciare?
Cos'è la psicologia positiva
Per molto tempo, la psicologia si è concentrata su ciò che non funziona: ansia, depressione, traumi, disturbi. E questa attenzione è stata (ed è) preziosa. Ma nel tempo, una domanda ha cominciato a farsi strada tra terapeuti, ricercatori e coach:
E se iniziassimo a studiare anche cosa rende le persone felici, resilienti, in equilibrio?
Nasce così, alla fine degli anni ’90, la psicologia positiva, grazie al lavoro dello psicologo Martin Seligman, allora presidente dell’American Psychological Association.

L’obiettivo? Non “curare” le persone, ma aiutarle a fiorire.
Ma attenzione: non si tratta di pensiero positivo, frasi zuccherose o negazione del dolore.La psicologia positiva è un approccio scientifico che studia i fattori che permettono alle persone, ai gruppi e alle organizzazioni di funzionare al meglio.
Secondo questo paradigma, la felicità non è un colpo di fortuna, ma una capacità che si può allenare attraverso esperienze, abitudini e
relazioni.
Gli studi della psicologia positiva si concentrano su:
Emozioni positive (ma senza negare quelle difficili)
Punti di forza personali (come gratitudine, speranza, resilienza)
Relazioni nutrienti e significative
Senso e scopo nella vita
Esperienze di flow e realizzazione
Perché tutto questo è importante?Perché quando alleniamo la mente a vedere anche ciò che funziona, a dare valore a ciò che ci dà energia e senso, diventiamo più presenti, più forti, più capaci di affrontare le sfide. E questo non solo migliora l'umore, ma impatta la nostra salute mentale, fisica e le relazioni.
In altre parole: la felicità non è solo un'emozione, è una competenza.
I principi base per una felicità che dura
Non si tratta di essere sempre felici. Ma di imparare a vivere con pienezza.
Per costruire una felicità che sia davvero sostenibile, servono fondamenta solide. Martin Seligman ha individuato cinque pilastri che compongono il benessere autentico. Li ha riuniti nel modello PERMA, un acronimo che racconta ciò che davvero ci fa fiorire nel tempo, al di là degli alti e bassi quotidiani.
Vediamoli insieme:
P – Positive Emotions (Emozioni positive)
Non si tratta di “essere sempre di buon umore”, ma di allenarsi a riconoscere e nutrire quelle piccole scintille che ci fanno stare bene: un sorriso, un caffè al sole, una risata condivisa.
Esercizio possibile: notare 3 cose belle ogni sera prima di dormire.
E – Engagement (Coinvolgimento)
Hai presente quei momenti in cui perdi la nozione del tempo perché sei immersə in qualcosa che ami? Quello stato si chiama flow, ed è uno degli ingredienti più potenti del benessere.
Attività creative, sport, lettura, scrittura... tutto ciò che ti fa "sparire nel presente", ti nutre.
R – Relationships (Relazioni positive)
Le relazioni sono la linfa della nostra felicità. Ma non basta “essere circondati da gente”: serve sentirsi visti, accolti, ascoltati.
Anche una sola conversazione autentica può riempire più di cento like.
M – Meaning (Senso e scopo)
Quando le nostre azioni sono collegate a qualcosa di più grande di noi, la vita acquista profondità.Il senso non si trova nei grandi gesti, ma nei piccoli atti quotidiani che rispecchiano i nostri valori.
Aiutare, creare, educare, ispirare: ognuno ha un proprio modo di lasciare un segno.
A – Accomplishment (Realizzazione)
Sentirsi soddisfattə per qualcosa che abbiamo portato a termine, anche solo una camminata, una ricetta, un obiettivo settimanale, nutre la nostra autoefficacia e autostima. La chiave non è “fare tutto”, ma riconoscere ciò che si è già fatto, con amore e onestà.
Questi cinque elementi non vanno “raggiunti” tutti insieme. Sono come ingredienti in una ricetta: puoi dosarli secondo il tuo momento di vita, e tornare a ognuno quando ne senti il bisogno. Il benessere psicologico è un sistema, non un’eccezione.
E come ogni sistema… può essere coltivato, con cura e pazienza.
Dal pensiero all’azione: 5 pratiche semplici che cambiano la giornata
La psicologia positiva non è fatta di grandi discorsi teorici, ma di piccoli atti

quotidiani che possiamo integrare nella nostra vita, un passo alla volta. Gli esercizi che stai per leggere sono stati validati da ricerche scientifiche e usati in contesti clinici, scolastici, aziendali e di coaching.
Non servono strumenti speciali. Solo tempo, intenzione e un po’ di spazio per te.
1. Il diario della gratitudine
Come farlo: Ogni sera, scrivi almeno 3 cose per cui ti senti grato/a. Possono essere piccole (una canzone, un messaggio, il profumo del pane) o profonde.
Perché funziona: Numerosi studi (Emmons & McCullough, 2003) mostrano che coltivare la gratitudine migliora l’umore, la qualità del sonno e riduce i sintomi depressivi.
Inizia con: “Oggi sono grato/a per…”
2. La lettera della gentilezza
Come farla: Pensa a una persona che ha avuto un impatto positivo nella tua vita e scrivile una lettera. Non è obbligatorio inviarla, ma se lo fai, amplifichi i benefici.
Perché funziona: Esprimere gratitudine profonda attiva le aree cerebrali legate all’empatia e rafforza il legame sociale, uno dei predittori chiave del benessere (Seligman, 2011).
Suggerimento: rileggila dopo qualche giorno e nota come ti senti.
3. Il tempo per il flow
Come farlo: Dedica almeno 20 minuti a un’attività che ti assorbe completamente: cucinare, dipingere, suonare, fare sport, curare le piante…Perché funziona: Lo stato di flow è associato a rilascio di dopamina, miglioramento delle performance cognitive e sensazione di “allineamento” interiore (Csikszentmihalyi, 1990).
Annota: quale attività ti fa dimenticare il tempo?
4. Scopri le tue forze interiori
Come farlo: Fai il test VIA Character Strengths (gratuito, online) per scoprire i tuoi punti di forza psicologici.
Perché funziona: Usare quotidianamente anche solo una forza personale (es. curiosità, gentilezza, creatività) migliora la soddisfazione nella vita e il senso di sé (Park & Peterson, 2006).
Scegline una e chiediti: come potrei usarla oggi in modo nuovo?
5. Il bilancio settimanale positivo
Come farlo: Ogni domenica o fine settimana, ripensa ai momenti belli dei giorni trascorsi. Non fare un elenco, ma riviviquei momenti con tutti i sensi.
Perché funziona: Il “savoring” (assaporamento emotivo) potenzia le memorie positive e riduce l’impatto dei pensieri negativi, rinforzando l’ottimismo realistico.
Puoi farlo mentalmente o con un piccolo collage/diario visivo.
Nessuno di questi esercizi è una bacchetta magica.Ma ognuno è un seme, e ogni seme ha bisogno di tempo per crescere. Sii gentile con te stessə. Non serve farli tutti. Basta iniziare da uno solo, oggi.
La felicità è una pratica, non una meta
Viviamo in un mondo che ci insegna a rincorrere traguardi.
"Quando avrò più tempo", "quando sarò più brava", "quando la mia vita sarà diversa…"
Ma la verità più potente, e più rivoluzionaria, è questa: non dobbiamo aspettare il momento perfetto per stare bene.
La felicità sostenibile non è un picco emotivo, un colpo di fortuna o l'effetto di un cambiamento esterno.
È il risultato di scelte quotidiane, di gesti semplici che nutrono le nostre risorse interne. E come ogni muscolo, anche il benessere si può allenare. Con costanza, con gentilezza, con pazienza.
A volte ti sembrerà inutile, altre volte dimenticherai di farlo.
Ma poi ci saranno giorni in cui ti sorprenderai a sorridere per qualcosa di piccolo. E capirai che qualcosa, dentro, è cambiato davvero.
Vuoi iniziare a coltivare la tua felicità interiore?

Se senti che è il momento di smettere di inseguire e iniziare davvero a costruire, posso accompagnarti.Insieme possiamo creare uno spazio sicuro dove ritrovare chiarezza, equilibrio e strumenti concreti per il tuo benessere quotidiano.
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Perché la felicità non è un punto di arrivo.È un modo nuovo di camminare.
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